Fino al 28 febbraio 2021 sarà possibile ammirare le opere d’arte a cielo aperto di Luci d’Artista

Fino al 28 febbraio 2021 sarà possibile ammirare nelle strade e piazze del centro e nelle circoscrizioni di Torino le 26 le opere d’arte contemporanea della XXIII edizione di Luci d’Artista. La Fondazione CRT ha sostenuto sin dalla prima edizione Luci d’Artista, con un investimento complessivo di oltre 5 milioni di euro. Si tratta di un appuntamento inserito nel programma di Contemporary Art Torino + Piemonte, che raccoglie ogni anno molteplici eventi legati all’arte contemporanea, ricevendo il sostegno della Fondazione CRT e della Fondazione per l’Arte moderna e Contemporanea CRT.

Torino è diventata città delle arti contemporanee e Luci d’Artista è uno dei progetti che l’ha resa tale a livello nazionale e internazionale. Infatti, se sono molte le città nel mondo che possono vantare numerose opere pubbliche, questa è l’unica ad avere realizzato, già alla fine del secolo scorso, un museo a cielo aperto con opere di luce.

“In questo periodo così difficile, rinnovare Luci d’Artista ha un significato doppiamente speciale: tenere accesa la luce sulla nostra città vuol dire riaffermare il valore della bellezza e dell’arte – in questo caso a cielo aperto – in un momento in cui cultura e arte sono in sofferenza. – sottolinea il Presidente della Fondazione CRT Giovanni Quaglia – Trovo particolarmente rilevante la scelta di dedicare un’opera al personale medico-sanitario, che sta di nuovo affrontando con coraggio e impegno esemplari questa seconda ondata della pandemia”.

La rassegna, progettata con l’obiettivo di portare l’arte fuori dagli spazi istituzionali, è stata ripetuta negli anni e ha permesso a tutti (non solo agli intenditori) una più facile conoscenza dei lavori di artisti di fama internazionale. Le Luci, infatti, sono diventate occasione di dialogo tra il sistema dell’arte contemporanea e il grande pubblico. Portando la collezione nel tessuto urbano si è raggiunta così un’ampia fruizione dell’opera d’arte e sollecitato i cittadini a rapportarsi con essa con più confidenza. La rassegna propone nel territorio urbano uno speciale percorso lungo il quale il pubblico potrà cogliere le diverse visioni poetiche espresse dalle opere realizzate da artisti accomunati dall’attrazione per la luce, elemento immateriale ricco di potenziale.

Tra le varie opere che vengono collocate in giro per la città torna ad accendersi l’installazione luminosa “Migrazione” sul cambiamento climatico, in Galleria San Federico: un’opera entrata nella “famiglia” di Luci d’Artista 5 anni fa con il contributo di Fondazione CRT.

Luci d’Artista 2020 a Torino: la mappa delle installazioni

Le opere in Centro Città

  • ‘Cosmometrie’ di Mario Airò in piazza Carignano, schemi simbolici e geometrici proiettati sulla pavimentazione urbana;
  • ‘Tappeto Volante’ di Daniel Buren in piazza Palazzo di Città, centinaia di cavi d’acciaio paralleli reggono una ‘scacchiera’ di lanterne cubiche basata su colori primari, il bianco il rosso e il blu (gli stessi della bandiera francese);
  • ‘Regno dei fiori: nido cosmico di tutte le anime’ di Nicola De Maria in piazza Carlina, lampioni tramutati in fiori luminosi;
  • ‘Giardino Barocco Verticale’ di Richi Ferrero in via Alfieri 6 (Palazzo Valperga Galleani), leggere emissioni luminose che restituiscono alla memoria il segno caratteristico delle aree comuni di un giardino ormai scomparso;
  • ‘L’energia che unisce si espande nel blu’ di Marco Gastini nella Galleria Umberto I (opera permanente), un intrigo di simboli e segni grafici di colore blu e rosso che si incontrano sul soffitto della galleria;
  • ‘Planetario’ di Carmelo Giammello in via Roma, globi illuminati di varie dimensioni collegati da sottili tubi al neon e circondati da un pulviscolo di piccole luci; ‘Migrazioni (Climate Change)’ di Piero Gilardi nella Galleria San Federico, 12 sagome di pellicani applicate a una rete sospesa verticalmente che si illuminano e si spengono gradualmente, seguendo un algoritmo di controllo;
  • ‘Cultura=Capitale’ di Alfredo Jaar in piazza Carlo Alberto (opera permanente), un’equazione luminosa cultura=capitale che è un invito a pensare alla creatività e al sapere condivisi da tutti i cittadini come al vero patrimonio di un Paese;
  • ‘Doppio passaggio (Torino)’ di Josep Kosuth sul ponte Vittorio Emanuele I (opera permanente), due brani tratti dai testi di Friedrich Nietzsche e Italo Calvino; ‘Luì e l’arte di andare nel bosco’ di Luigi Mainolfi in via Carlo Alberto, la narrazione di una fiaba che si estende come una sequenza di frasi luminose;
  • ‘Il volo dei numeri’ di Mario Merz sulla Mole Antonelliana (opera permanente), sulla cupola il segnale luminoso è dato dal valore simbolico della sequenza della serie di Fibonacci dove ogni numero è la somma dei due precedenti;
  • ‘Vento Solare’ di Luigi Nervo in piazzetta Mollino, una grande sagoma luminosa legata alla cosmologia fantastica;
  • ‘Palomar’ di Giulio Paolini in via Po, un antico atlante astronomico costellato da pianeti inscritti in forme geometriche che culmina nella profilo di un acrobata in equilibrio su un cerchio e, infine, le figure rosse dell’installazione ‘Noi’ di Luigi Stoisa si intrecciano in via Garibaldi.

 

Le opere nelle altre Circoscrizioni

  • Ice Cream Light’ di Vanessa Safavi in Piazza Livio Bianco (Circoscrizione 2);
  • ‘Volo su…’ di Francesco Casorati nell’area pedonale di via Di Nanni; (Circoscrizione 3), un filo rosso in flex-neon sostenuto da sagome geometriche di uccelli fiabeschi;
  • ‘My noon’ di Tobias Rehberger nella Borgata Lesna (Circoscrizione 3), il grande orologio luminoso che scandisce le ore in formato binario, posizionato nel cortile dell’Istituto Comprensivo King-Mila, in via Germonio 12;
  • ‘Illuminated Benches’ di Jeppe Hein in piazza Risorgimento (Circoscrizione 4);
  • ‘L’amore non fa rumore’ di Luca Pannoli in piazza Eugenio Montale (Circoscrizione 5);
  • ‘Vele di Natale’ di Vasco Are in piazza Foroni, zona mercato rionale (Circoscrizione 6);
  • ‘Amare le differenze’ di Michelangelo Pistoletto in piazza della Repubblica (Circoscrizione 7);
  • ‘Luce Fontana Ruota’ di Gilberto Zorio nel laghetto di Italia ’61 di corso Unità d’Italia (Circoscrizione 8), una stella rotante che evoca un mulino è nuovamente visibile all’entrata sud della città;
  • ‘Piccoli Spiriti Blu’ di Rebecca Horn al Monte dei Cappuccini (Circoscrizione 8);
  • ‘Concerto di Parole’ di Mario Molinari in piazza Polonia, all’altezza dell’uscita del sottopasso di corso Spezi in prossimità dell’Ospedale Regina Margherita (Circoscrizione 8);
  • ‘Ancora una volta’ di Valerio Berruti nell’area pedonale di via Monferrato dal lato Gran Madre (Circoscrizione 8) realizzata con materiali ecosostenibili e fonti luminose a basso consumo energetico che fluttua.
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